Police procedural

Con la locuzione police procedural (dall'inglese procedura di polizia) viene indicato un particolare filone del poliziesco, nato in letteratura attorno agli anni quaranta del Novecento e ben presto sviluppatosi al cinema e in seguito in televisione, grazie a note serie televisive.

Le caratteristiche peculiari che lo distinguono da altri sottogeneri e filoni del giallo sono:

  • la presenza, come protagonista, non di un solo investigatore, ma di una vera e propria squadra di agenti che indaga e risolve i casi in modo corale. L'attenzione deve essere rivolta al gruppo di investigatori e non ci deve essere un solo ed unico protagonista;
  • la frequente raffigurazione di indagini su più crimini in una singola storia, anche non collegati fra loro;
  • mentre i gialli classici adottano la convenzione di far coincidere il climax con la rivelazione del nome del colpevole, nei police procedural l'identità del cattivo è spesso nota al lettore sin dall'inizio;
  • la presenza di materiali vari strettamente correlati con le indagini delle autorità: fra questi le descrizioni di autopsie e rapporti di medicina legale, la raccolta delle prove e la trascrizione degli interrogatori[1].

Il romanzo del 1945 V as in Victim di Lawrence Treat è considerato il primo police procedural della letteratura poliziesca, mentre quello che ha dato inizio alla larga diffusione del genere è Last Seen Wearing (in italiano È scomparsa una ragazza), di Hillary Waugh, pubblicato nel 1952.

  1. ^ molto spesso McBain inserisce nei suoi romanzi immagini che riproducono documenti ufficiali di polizia, frammenti di manoscritti, disegni ed ogni altro materiale correlato alle indagini

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